LAS_7158

Archeotrekking all’isola di Sant’Andrea – Loppio

Tweet about this on Twitter0Share on Facebook3Share on LinkedIn0Share on Google+0Pin on Pinterest0

L’itinerario archeologico porta all’isola di Sant’Andrea, alla scoperta dell’insediamento fortificato (castrum) altomedievale all’interno della Riserva naturale provinciale “Lago di Loppio”. Durante i periodi di pioggia, l’acqua torna a riempire l’alveo del lago, regalando un panorama molto suggestivo, visibile anche dalla Strada Statale che oggi, come nell’antichità, collega la Valle dell’Adige al Garda settentrionale.

Il percorso archeologica inizia a Loppio, subito dopo la rotatoria per chi proviene da Mori, sulla destra si può posteggiare la macchina nel parcheggio, da lì si può intraprendere a piedi o in bici, la ciclabile che costeggia il “Lago di Loppio”. Lungo il sentiero sono collocati alcuni pannelli descrittivi relativi alla Riserva Naturale provinciale. Dopo una decina di minuti si arriva all’isola di Sant’Andrea, già sulla pista ciclabile si scorgono tra i rami gli edifici più meridionali dell’insediamento, regalando una vista molto suggestiva.

Il tragitto, in leggera salita, conduce sulla sommità del dosso, dove si possono esplorare i tre settori dell’insediamento altomedievale: in due dei quali sono stati portati alla luce alcuni edifici a carattere abitativo, in parte addossati alla cinta muraria, che proteggevano il castrum sui lati più esposti (settore A e B). Al centro, nella parte più elevata dell’isola, sono visibili i resti della chiesa romanica (settore C).

 

 

L’isola di Sant’Andrea fu occupata da un castrum alpino, fra i primi decenni del VI e la fine del VII secolo d.C., nel quale abitavano i soldati con le loro famiglie. Il sito venne frequentato sporadicamente in epoca carolingia (VIII-X secolo), in base al rinvenimento di reperti legati all’aristocrazia miliare. La chiesa romanica, dal quale prende il nome l’isola, sorgeva nel punto più elevato del dosso, di cui rimangono solo alcune rovine, visto che fu spogliata nel corso del tempo. La prima fonte letteraria, che fa riferimento all’edificio di culto è relativa all’anno 1178, mentre l’ultima citazione risale al 1651. Nel XVIII secolo, sugli strati di crollo venne eretta un’edicola quadrifronte.

ItinerarioDifficoltà: bassa
Itinerario a piedi di circa 10 minuti

Servizi didatticiPannellistica (in lingua italiana ed inglese) con QR Code

Pianta

Concessione per le riprese fotografiche
Provincia Autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali - Ufficio beni archeologici ai sensi del d.lgs. 42/04 - Codice dei beni culturali

Maggiori informazioni sull'informativa sui dati utilizzati

Copyright 2017 ArcheoTrentino.it. Tutti i diritti riservati.