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Archeotrekking a Dos Castel- Fai della Paganella

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L’itinerario archeologico sulle tracce del popolo retico di Dos Castel-Fai della Paganella, parte dal centro del paese, nel parcheggio vicino alla Famiglia Cooperativa, dove è segnalato dall’apposita tabella “Percorso archeologico“. Percorrendo Via del Belvedere, si imbocca la strada a sinistra prima del “Parco Capannina“, oltrepassando lo stadio del ghiaccio.

Da lì si inizia a percorrere la strada nel bosco, seguendo le indicazioni “Zona archeologica Dos Castel” arrivando in una quindicina di minuti al sito archeologico.

 

Il percorso nel bosco che conduce al sito archeologico, è stato negli ultimi anni valorizzato, realizzando alcuni pannelli illustrativi, i quali oltre a descrivere il sito archeologico, permettono di comprendere la vita quotidiana dei Reti. I pannelli illustrativi sono ad “anta”, progettati per coinvolgere l’attenzione del visitatore e allo stesso tempo fornire alcuni informazioni sulla cultura retica: in particolare sull’abbigliamento e sulle abitazioni. Inoltre, vicino al punto panoramico, che regala una vista suggestiva sulla sottostante Valle dell’Adige (in particolare nei mesi primaverili ed estivi), è stato collocato un pannello più comunicativo dedicato all’alfabeto retico.

 

Le prime tracce di stazionamento nei sito di Dos Castel a Fai della Paganella, risalgono all’Età del Bronzo medio-recente (XIV secolo a.C.); più consistenti risultano i reperti, relativi alla seconda frequentazione del sito, nel Bronzo recente (XIII-XII secolo a.C.) e Bronzo Finale (XI-IX secolo a.C.). Ma la frequentazione più significativa, risulta quella della Seconda Età del Ferro (V-IV secolo a.C.). In questa fase “Cultura Fritzens-Sanzeno”, nota come “periodo retico”, si sviluppò sul dosso un grande villaggio, con case seminterrate, i cui resti sono attualmente ben conservati.

Esempio di casa retica (modellino in scala al Museo Retico):

Il villaggio venne abitato dai Reti fino al IV secolo a.C., quando fu abbandonato a causa di un incendio, che potrebbe collegarsi con gli eventi bellici connessi alla calata dei Celti nella Pianura Padana. Lo studio dei reperti e delle abitazione rivela una strutturazione sociale, anche a livello tecnologico, e soprattutto dal punto di vista difensivo e dell’assetto proto urbanistico dell’abitato.

Dopo la visita al sito protostorico si ritorna sulla strada principale del bosco, arrivando alla Calcarea, si prosegue per il “Percorso dei Reti”. Deviando verso sinistra si arriva al bellissimo “Lago di Valiart” (lago che si forma nei mesi autunnali in caso di intense piogge); dopo aver attraversato la valle, ci immettiamo su una strada sterrata che in 15 minuti ci riporta in paese.

 

ItinerarioDifficoltà: bassa

Tempo: 1,30 ore circa
Lunghezza: 4 km

InformazioniVisitabile tutto l’anno (non consigliato con la neve)
Consigliati sono abbigliamento e calzature idonee per camminare in montagna
Non visitabile su carrozzina e con passeggino

Servizi didattici Moderna pannellistica in lingua italiana lungo l’itinerario
• Pannellistica sul sito in lingua italiana e tedesca

Concessione per le riprese fotografiche
Provincia Autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali - Ufficio beni archeologici ai sensi del d.lgs. 42/04 - Codice dei beni culturali

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