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Area archeologica Palazzo Roccabruna

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Tra il 2007 e il 2008 durante i lavori presso la corte e la barchessa di Palazzo Roccabruna, sono emersi interessanti resti che attestano la frequentazione dell’area dall’età romana fino al medioevo.
In età romana l’area del sito era ubicata all’esterno della cortina muraria meridionale. La zona tra il I e II secolo d.C., cioè nel momento di massimo sviluppo di Tridentum, probabilmente, non venne interessata dall’espansione extra moenia perché troppo distante dalla cinta muraria stessa, ma fu invece caratterizzata dalla presenza di spazi agricoli.  Nel 1839 nel cortile del Palazzo a Prato, venne rinvenuta un’urna vitrea relativa ad una sepoltura a incisione e alcuni oggetti di corredo. Il recente studio di alcuni materiali permette di datare la tomba tra la fine del I e la metà del II secolo d.C. e quindi l’area poteva essere interessata da nuclei cimiteriali, disposti, come consuetudine romana, all’esterno del centro urbano.
Con la crisi del III secolo d.C. e la contrazione del centro urbano all’interno delle mura, la zona smise di essere sfruttata a scopo agricolo e assunse una connotazione per lo più a scopo cimiteriale a partire dal IV-V secolo fino al VII secolo. Sono state rinvenute 87 sepolture con defunti inumati, nella maggior parte privi di corredo. In seguito all’alluvione, tra VIII e IX secolo, il cimitero venne abbandonato, e alla fine del X secolo una successiva alluvione del Fersina determinò la fine della frequentazione.
A partire dal XII secolo d.C. l’area dovette essere interessata dallo sviluppo di un borgo extra moenia denominato Borgo Nuovo, si tratta di un quartiere essenzialmente residenziale: i palazzotti e le case-torri che vi si trovavano testimoniavano la sua natura borghese e signorile.

L’edificio divenne nel 2002 parte del patrimonio immobiliare della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, al momento è sede de La casa dei prodotti trentini.
Attualmente visibile un muro di cinta che separava la zona agricola dall’area di sepolture, una strada glareata in terra battuta, che portava verso la Valsugana, inoltre, nel cortile delle Canossiana è stata trovata un’area sepolcrale. Durante gli scavi si è evidenziata una stratigrafia, non solo romana e medievale, ma anche rinascimentale, infatti l’Ufficio dei Beni Archeologici in quest’area hanno allestito con materiali di epoche differenti quattro vetrinette, con accanto dei pannelli che descrivono l’area e gli scavi archeologici.

Archeotrekking Tridentum sotterranea

ContattiPalazzo Roccabruna
Via Santissima Trinità, 24
38100 Trento
Email: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
Tel: 0461 492190

VistabileParzialmente visitabile in base agli eventi organizzati

Servizi didattici• Pannelli in italiano
• Didascalie reperti in italiano

BibliografiaTridentum splendidum municipium: viaggio sotterraneo nella Trento romana di duemila anni fa: guida ai beni aperti a cura della delegazione di Trento
Ciurletti G. Trento romana. Archeologia e urbanistica, in Buchi E. (a cura di) Storia del Trentino. II. L’età romana, Edizioni il Mulino, Bologna 2000.

Concessione per le riprese fotografiche
Provincia Autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali - Ufficio beni archeologici ai sensi del d.lgs. 42/04 - Codice dei beni culturali

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