Archeobike: pedalando tra i meleti sulle tracce dei Reti
L’itinerario lungo la pista ciclopedonale della Val di Non, anticamente chiamata Anaunia dalle fonti latine, permette di scoprire importanti testimonianze della protostoria, ma non solo, infatti, visitando il “moderno” Museo Retico di Sanzeno, si può condurre un viaggio nel tempo: dalle più antiche tracce di presenza umana nel tardo Paleolitico alla drammatica affermazione del Cristianesimo. Inoltre, la valle consente di scoprire la ricchezza del patrimonio castellano e delle loro tradizioni nobiliari, alcuni di questi manieri, infatti, sorgono nelle vicinanze della pista ciclopedonale, consentendo al ciclista una “splendida sosta” in eleganti dimore medievali.
La pista ciclabile della Val di Non inizia alla fine del paese di Mezzolombardo, costeggiando il torrente Noce, si abbandona la veduta dei vigneti per arrivare nell’antica Anaunia, che regala un paesaggio di rara bellezza tra i meleti. La pista ciclabile, in parte a traffico promiscuo, costeggia sia il torrente Fersina che la Strada Statale SS43. Superato il paese di Dermulo, in prossimità del lago di Santa Giustina, è presente una biforcazione: una strada conduce al capoluogo della valle, Cles, l’altra a Sanzeno, arrivando, così, al nuovissimo anello della pista ciclabile della Val di Non (adatto anche alle famiglie).
Prendendo la prima biforcazione si giunge a Cles, dove si può visitare liberamente l’area archeologica di Campi Neri di Cles all’interno del parco della Azienda Pubblica dei Servizi di Santa Maria. L’area di Campi Neri di Cles, ha restituito numerosi reperti, i quali hanno permesso di stabilire la frequentazione dall’Età del Bronzo sino alla tarda romanità. I resti in situ musealizzati sono databili tra la tarda età del Rame e l’inizio dell’Antica Età del Bronzo (2.500-2.000 a.C.). Si tratta di un ampio recinto di forma circolare, al cui interno è presente una struttura circolare più piccola, forse destinata accensione rituale dei fuochi; e un ulteriore recinto ad est.
Per chi, invece, volesse proseguire per Sanzeno, arrivando al nuovo anello della pista ciclabile, una tappa consigliata è al “moderno” Museo Retico di Sanzeno, dove all’interno della particolare architettura di impronta decostruttiva, è conservato il ricco patrimonio archeologico locale dal Paleolitico al Medioevo, supportato da un allestimento innovativo con la presenza di video multimediali, plastici e filmati. Dal Museo Retico, che custodisce, inoltre, anche le testimonianze del popolo retico vissuto tra il VI e I secolo a.C., è possibile iniziare la passeggiata naturalistica che conduce, al Santuario di San Romedio.
Continuando la pista ciclabile segnalata, si passa per due paesini Banco e Casez prima di giungere a Romeno, dove si può imboccare la nuova pista ciclabile ad anello della Valle di Non dalla lunghezza di 25 km che si sviluppa su strade asfaltate e pavimentate. Questa nuova pista ciclabile collega tra loro i paesi di Malgolo, Romeno, Salter, Cavareno, Sarnonico, Ronzone, Malosco e Fondo.
Area archeologica Campi Neri di Cles
Passeggiata al Santuario di San Romedio